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LCA (Life Cycle Assestment) o
analisi del ciclo di vita di un prodotto, è un procedimento che consente di
valutare i carichi energetici ed ambientali di un processo o di un attività
mediante l’identificazione dei flussi di energia e di materiali a partire dalle
materie prime fino ai rifiuti rilasciati nell’ambiente.
Questa
metodologia è stata inizialmente portata avanti dalle industrie chimiche
americane proprio per studiare e ridurre gli impatti connessi alle loro
produzioni.
Oltre ad essere una metodologia, LCA è innanzi tutto un
approccio utile ad ottenere una visione d’insieme delle prestazioni ambientali
ed energetiche di un prodotto o un servizio.
Esso è utile per
confrontare due prodotti o servizi alternativi su basi scientifiche in modo da
poter valutare qual’è il migliore dal punto di vista ambientale (ad esempio: è meglio utilizzare per
una bevanda che voglio immettere sul mercato un contenitore in alluminio oppure
uno in PET?).
L’applicazione di questo strumento trova sempre più supporto anche grazie alle nuove politiche ambientali degli Stati. Infatti, sempre di più, essi tendono, accanto alle leggi, ad utilizzare numerosi altri mezzi per spingere le industrie a migliorare i propri processi produttivi.
Inoltre, cresce la tendenza ad estendere la responsabilità di chi produce non solo alla fase strettamente legata alla produzione del bene, ma anche alle altre fasi successive del ciclo di vita del prodotto.
Uno dei vantaggi principali dell’impiego del LCA risiede nella possibilità di ridurre al minimo gli impatti ambientali di un prodotto prima che questo sia messo in produzione, permettendo quindi all’azienda di evitare di cercare di porvi rimedio successivamente.
Infatti, una volta che il prodotto è stato immesso sul mercato, i margini di manovra sono molto limitati ed è possibile fare poco per migliorarne le prestazioni ambientali, con la conseguenza, spesso, di enormi danni economici e d'immagine.
Da qui l’importanza di intervenire preventivamente grazie
all’analisi del ciclo di vita del prodotto e all’impiego di tecniche di
Eco-Design che consentano di determinarne anticipatamente gli effetti
indesiderati.
Lo studio del ciclo di vita dei prodotti si articola in tre
fasi: un' analisi d’inventario (LCI), che comprende la raccolta dei dati e le
procedure di calcolo necessarie a quantificare i flussi di energia e materia in
entrata ed in uscita nella produzione di un determinato prodotto; una
valutazione degli impatti volta a valutare la portata degli impatti
potenziali utilizzando i dati scaturiti dalla prima fase; e una terza fase
caratterizzata dall’interpretazione dei risultati in cui
si incrociano i dati ottenuti nelle prime due fasi per poter quindi
elaborare delle soluzioni.
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