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Il bilancio di un ente è uno
strumento di misurazione e comunicazione idealmente improntato alla trasparenza
delle informazioni che mira ad offrire agli operatori, interni ed esterni, una
panoramica esaustiva sulle attività dell'ente e sull'andamento dei suoi conti.
Imprese private e pubbliche, fondazioni e associazioni, enti pubblici e
parapubblici elaborano costantemente i propri bilanci, e dalla loro lettura può,
almeno approssimativamente, comprendersi se quell'ente si stia arricchendo
o impoverendo, e quali prospettive abbia
per il futuro.
Il bilancio di sostenibilità (Sustainability Report)
amplia i parametri di valutazione dello stato di salute di un ente, e mira ad
unire in un unico documento una sintesi delle performance dell'ente in relazione
alla capacità di mantenere la qualità e riproducibilità delle risorse naturali
cui attinge, alla capacità di garantire condizioni di benessere sociale e alla
capacità di generare reddito e profitti. Talora, questi tre aspetti sono
indicati per semplicità con un richiamo alla logica delle tre E (economia,
equità, ecologia). Nel mondo anglosassone si parla anche di sistema delle 3 P
(People, Planet, Profit).
Ovviamente, il bilancio di sostenibilità, così
come il bilancio sociale d'impresa, è privo di qualsiasi credibilità ed
utilità quando si riduce a mero strumento di marketing, nel quale
l'amministrazione mostra solo i lati positivi dell'ente, tacendo o
minimizzandone, quelli negativi. Purtroppo, la tendenza a ridurre questo tipo di
bilanci a semplici operazioni d'immagine, ne snatura l'originaria funzione e ne
svaluta la credibilità.
Per questo, l'adozione di standard uniformi sulle regole di redazione del bilancio di sostenibilità, così come una sua certificazione, possono risultare utili per distinguere un vero bilancio di sostenibilità, da un mero esercizio di stile.
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